Per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dichiara l’11 febbraio Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza. Il tema di quest’anno è “Investire nelle donne e nelle ragazze nella scienza per una crescita verde e inclusiva”.
Sei anni. È a questa età che inizia a radicarsi il pregiudizio che le ragazze siano meno brave nelle materie scientifiche. Gli inglesi lo chiamano gender dream gap, la differenza di sogni legata al genere. E i numeri ci confermano questa realtà. In media a 15 anni, in Italia, il divario di genere in matematica è tra i più alti dei Paesi Ocse: 16 punti di differenza, contro una media di 5, secondo l’ultimo rapporto UNESCO. Eppure le differenze sono nulle nei Paesi scandinavi e negli Emirati Arabi. Cosa significa? Che non si tratta di una questione biologica, ma di fattori culturali e sociali. Non sono le ragazze a essere meno brave per “nascita”, ma lo diventano col tempo, condizionate dal contesto in cui sono immerse..
Attualmente il 28% dei ricercatori di tutto il mondo sono donne. Secondo i dati dell’UNESCO (2014 – 2016), solo il 30% circa di tutte le studentesse sceglie i campi legati alle STEMnell’istruzione superiore. A livello globale, l’iscrizione delle studentesse è particolarmente bassa nei settori delle ICT (3%), delle scienze naturali, della matematica e della statistica (5%) e dell’ingegneria, delle costruzioni (8%).
L’accesso ineguale all’istruzione, alle tecnologie e alle posizioni di leadership ha allontanato innumerevoli menti femminili brillanti dalle carriere STEM e ne ha bloccato il progresso. Per secoli, il ruolo delle donne nella scienza è stato sottovalutato. Eppure i raggi X, e persino la scoperta della materia oscura sono stati tutti merito del lavoro delle scienziate, ma nella maggior parte dei casi hanno ricevuto pochi riconoscimenti e sono state discriminate dai loro coetanei maschi. Queste donne si sono battute per approfondire le conoscenze scientifiche e rompere le barriere di genere. Oggi, le loro scoperte e i loro risultati continuano a ispirare innumerevoli altre persone a intraprendere una carriera scientifica.
E allora care giovani affrontate il vostro futuro da donne protagoniste delle scienze!!!!!! Noi vi sosteniamo!!
Maria pia Giovannini