È sempre difficile tracciare paragoni tra entità non facilmente assimilabili, però non si può non notare l’enorme disparità di approccio ai problemi della cybersecurity tra tre Governi del G7, anche da un punto di vista degli investimenti.

  • Due settimane fa il Presidente Obama ha annunciato un investimento di 19 Miliardi di Dollari in cybersecurity – http://bit.ly/1Lcdaor
  • Alla fine dell’anno scorso il Chancellor Britannico Osborne stanziava per lo stesso fine quasi 2 Miliardi di Sterline – http://bit.ly/1l1Z4JT
  • Nello stesso periodo il Presidente del Consiglio Renzi aveva messo sul tavolo della cybersecurity 150 Milioni di Euro.

Non è solo questione di valori assoluti. Se, con un calcolo pur grossolano, proviamo a rapportare questi investimenti per esempio ai rispettivi PIL, siamo decisamente su ordini di grandezza diversi.

Indubbiamente questi tre Paesi hanno situazioni e priorità molto diverse tra loro in termini di geopolitica, crescita economica, maturità del mercato, complessità di infrastruttura pubblica.

Sarebbe però opportuno riflettere sulla dimensione dello sforzo che l’Italia vorrà riservare, nel breve e medio termine, ai problemi crescenti della sicurezza informatica, e su come tradurre le best practice di altri Paesi in modelli attuabili nella realtà Italiana.

L’attitudine e la disponibilità all’investimento finanziario sono certamente indicatori di rilievo.

Alla vigilia dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo di nuova legislazione su Privacy (Regolamento Generale Protezione Dati) e cybersecurity (Sicurezza delle Reti e dell’Informazione), i Governi Nazionali hanno tutto l’interesse a guidare “by-example”, ed implementare in modo perentorio gli stessi adeguamenti cui dovranno sottoporsi aziende ed operatori.

Certo, detto da chi rappresenta un’azienda di cybersecurity, potrà apparire una considerazione interessata. Ma qualunque cittadino giungerebbe alle stesse conclusioni sulla necessità di un’adeguata politica di investimenti per la protezione degli asset del Paese.

 

Giampiero Nanni

Government Affairs Europe, Middle East, Africa

Symantec