Linee di Azione del Tavolo Comunità Intelligenti cui il presente documento fa riferimento:

  1. Sistemi di trasporto (e pianificazione spostamenti, nds) intelligenti
  2. Strumenti per le startup innovative e creative (Startup Lazio)
  3. Sostegno all’innovazione, trasferimento tecnologico e sviluppo di reti di impresa
  4. Promozione del co-working

1. Sistemi di trasporto (e pianificazione spostamenti) intelligenti

Sarebbero auspicabili migliori servizi informativi e di sicurezza per cittadini e turisti – ad iniziare ove possibile dall’imminente Giubileo. Ad esempio, implementando una piattaforma integrata e multicanale per la gestione di sensori e allarmi, assistenza disabili, servizi sanitari, valorizzazione del territorio (arte, storia, enogastronomia, bellezza, … ), … coinvolgendo fornitori / integratori di sistema, Comuni, partner scientifici e tecnologici (e.g. Università), investitori pubblici e privati, piattaforme di crowd funding civico, …  

Una tale piattaforma “civica” potrebbe fornire vari servizi / applicazioni, tra cui:

  • trasporti intelligenti (car sharing, disponibilità dei mezzi pubblici / taxi in relazione alla concentrazione di visitatori, … ), navigazione intelligente (percorsi a minore intasamento) mediante integrazione di varie piattaforme e reti di sensori (smart cricket, zigbee, WSN, RFID, CCTV, celle mobili, GPS, …)

  • logistica, bagni pubblici, rilevazione presenze / genere, …

  • applicazioni di automazione (robotica di servizio, droni, CCTV, …) per servizi di sorveglianza e sicurezza (anche antiterrorismo) — tracking dei visitatori, panic button, monitoraggio assembramenti, pattern / visual regognition di persone sospette, percorsi di svuotamento rapido in caso di attentati, …

  •  “e-milizia territoriale” per occupazioni abusive suolo pubblico (e.g. parcheggi per disabili), telesorveglianza e rilevazione comportamenti illegittimi / wistle blowing, ecc.

  • sistemi di monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali critici di persone colte da malore o ferite in incidenti, assistenza sanitaria (ambulanze, ospedali disponibili), servizi per i disabili, …

  • guida, servizi informativi di prossimità, QR, realtà aumentata, … ai device dei visitatori relativamente a tour enogastronomici, paesaggistici, culturali, ecc., con la possibilità per chiunque di creare punti informativi (digital sticker / post-it ‘digitali’ sugli oggetti di interesse) e accedere a informazioni rilevanti ‘postate’ da altri.

2. Strumenti per le startup innovative e creative (Startup Lazio)

In assenza di grande Impresa in grado di assorbirli, sarebbe auspicabile che i giovani cerchino sempre più di identificare aree ed idee di business e lancino iniziative imprenditoriali. Sarebbe al riguardo opportuno “prenderli per mano” fin dalla scuola, e fornire loro gli strumenti formativi, strategici ed operativi per raggiungere l’obiettivo, lasciandoli quando siano autosufficienti. In tal modo si motiverebbero i giovani talenti a rimanere ed impegnarsi nel Paese, creando conseguentemente nuovi posti di lavoro (qualificato) e stimolando la crescita economica del Paese.

Per far ciò sarebbe auspicabile mirare a coprire l’intera filiera dell’innovazione (“one stop shopping”) — formazione, progetti R&I, identificazione potenziali business, assistenza al finanziamento, lancio e accelerazione di iniziative imprenditoriali (interim management, relazioni internazionali, trasferimento di know how, ecc.), … . Ciò in complementarietà e sinergia (non in concorrenza) con altre iniziative di sviluppo – e.g. incubatori / acceleratori di startup, che si occupano generalmente di progetti in fase di (pre-) lancio.

3. Sostegno all’innovazione, trasferimento tecnologico e sviluppo di reti di impresa

Come accennato sopra (punto b.) occorrere quindi investire sull’intera filiera dell’innovazione — alta formazione, valorizzazione della ricerca e progetti di ricerca e innovazione (R&I), finanziamento iniziative R&I e incubazione / accelerazione di Impresa.

Al riguardo, si potrebbe pensare di promuovere la costituzione di reti di esperti senior (ad esempio utilizzando la “silver ageing society” ), reti di Imprese / Istituzioni, … per:

  • formazione all’imprenditorialità e alle competenze digitali — mediante format innovativi quali blended learning, SPOC / DOCC / MOOC (small private / distributed / massive open online courses), …

  • supporto a team di ricerca per progetti mirati di ricerca e innovazione e identificazione di nuove iniziative / startup — technology transfer (spinoff) e/o open innovation (crowd sourcing)

  • (eventuale) utilizzo crowd funding per il finanziamento di spinoff dai progetti R&I

  • incontro tra gestori di progetti R&I e finanziatori (business angels, private equity, venture capital,…) per il lancio di iniziative / startup

  • accelerazione spinoff / startup – coaching, mentoring, interim management, aggregazione, internazionalizzazione, … – onde aiutare i giovani imprenditori a raggiungere gli obiettivi di mercato

  • assistenza a micro-PMI per favorirne l’aggregazione / massa critica e internazionalizzazione.

  • …..

4. Promozione del co-working

Sarebbe importante identificare luoghi ed occasioni di ‘contaminazione’ tra startup, knowledge worker, Università, micro-PMI, … dove sia anche possibile creare centri di competenze e facilitazione di trasferimento tecnologico, open innovation e internazionalizzazione delle Imprese

Oltre alla citata formazione sui temi della imprenditorialità e del digitale (in particolare e-skills / e-leadership) utilizzando format innovativi – blended learning / lezioni frontali e online, SPOC, MOOC, … -, sarebbe utile identificare e formare “digital evangelist” in grado di costituire un riferimento stabile per startup e micro-PMI, trasferendo ad essi competenze e capacità di comprensione sia dei processi di sviluppo industriale che di quelli relativi alle Università — onde poter agire da facilitatori del dialogo tra Impresa e Ricerca, e da “hub” informativa per la promozione di trasferimento tecnologico / open innovation.

Attraverso i digital evangelist sarebbe possibile il coaching e coinvolgimento delle (micro e piccole) Imprese, accompagnandole nel percorso di digitalizzazione sulla base degli obiettivi a breve e medio termine, ad esempio realizzando spazi di interscambio informativo e condivisione (fisica e piattaforme e-collaboration) tra digital evangelist, reti di Imprese / esperti, startup, micro-PMI, Associazioni di categoria, ecc. (“co-working”).