Il fatto di essere nato in un epoca sbagliata mi ha sempre caratterizzato fin da bambino: alcune volte ero legato a valori antichi ed altre volte avevo idee troppo futuribili.
Da adulto ho capito che questo è un dono prezioso e non tutti sono in grado di valorizzare il passato e contemporaneamente guardare dove saremo tra qualche anno. Nella mia esperienza ho trovato imprenditori completamente assorbiti dal futuribile con un presente pieno di problemi ma anche imprenditori legati troppo al passato da rimanerne schiacciati. Solo nella parentesi (12 anni) centrale nella mia carriera in una multinazionale ho capito che sono attitudini che possono andare di pari passo: valore dell’azione e vision. L’IBM lanciò tempo fa’ una campagna di marketing Think Big Start Small che ancor oggi ha successo se “pensa in grande agisci in piccolo” è uno dei progetti di EXPO 2015, è talmente banale nella sua accezione da risultare geniale.
Spesso nel mondo ICT si pensa a fare grandi progetti, con innumerevoli enhancement in corso d’opera, che però non saranno mai operativi e comunque sono diversi dal disegno iniziale. Questo perché? Perché non abbiamo un buon rapporto con il nostro passato (siamo legati al passato solo per non perdere privilegi acquisiti) e non crediamo troppo nel futuro e questo è dimostrato dalle nuove start up fatte da ragazzi che non hanno niente da perdere e scommettono su un cambio radicale delle regole, portano avanti idee semplici (il che però implica una grande analisi) e le realizzano in breve tempo.
Cosa mi piacerebbe trovare nel 2015? Società italiane che sono disposte a rinnovarsi dall’interno, mettersi in discussione, far entrare nel management forze nuove, fare team tra valori della tradizione e visione del futuro, dove ci sia spazio per le idee e per la “realtà”, dove il passato, il presente e il futuro sono coniugati alla stessa maniera.
Se già esistono sono molto interessato, fatemi conoscere queste realtà.