Virtualizzazione e Cloud Computing per salvaguardare le nostre risorse ambientali

Convegno del 17 Luglio organizzato presso GSE (Gestore Servizi Energetici) dal Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione (CDTI) di Roma, in collaborazione con R1.

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La tutela delle risorse ambientali ed energetiche è uno dei temi di massima attenzione da parte dell’opinione pubblica, sia a livello mondiale che nel nostro Paese. Dopo la firma nel 1997 del Trattato di Kyoto, un numero crescente di nazioni, inclusa l’Italia, ha aderito all’accordo per limitare le emissioni di elementi inquinanti nell’atmosfera, contribuendo così alla salute del pianeta.
Per raggiungere questo obiettivo il nostro Paese ha avviato già da molti anni una politica di riduzione dell’uso dei combustibili fos-sili, i principali responsabili dell’inquinamento dell’atmosfera, incentivando l’utilizzo di fonti di energia alternativa. Ed è in tale am-bito che opera GSE (Gestore Servizi Energetici), nel promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso l’incentivazione dell’uso delle fonti rinnovabili e dei sistemi di cogenerazione ad alto rendimento.
Il Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione di Roma, associazione apoli-tica senza scopi di lucro per lo sviluppo sociale, economico e industriale del Paese tramite un corretto uso dell’ICT, è da sempre attenta alla salvaguardia energetica tramite l’utilizzo delle moderne tecnologie, ed è in questo conte-sto che ha organizzato, insieme a GSE, un evento per discutere i temi della sostenibilità e del risparmio energetico connessi alle soluzioni di virtualizza-zione e di cloud computing che si stanno adottando nel settore dell’ICT.
L’argomento dell’”informatica ecologicamente sostenibile” comprende lo studio e la messa in pratica di tecniche di progettazione e realizzazione dei sistemi informativi e dei Data Center che limitino il più possibile gli impatti ambientali, salvaguardando il nostro ambiente e limitando i consumi ener-getici.
Il tema si pone un duplice obiettivo: la riduzione dei costi connessi all’ICT e la massimizzazione delle performance e dei livelli di servizio, rispettando nel contempo le responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti dell’ambiente sia in termini sociali che etici.
In quest’area ricadono quindi la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica ed anche lo smaltimento e il riciclaggio di apparec-chiature informatiche di vario genere. Questa materia, che prende il nome di “Green ICT” rappresenta, appunto, lo studio e l’utiliz-zo di tecnologie informatiche in modo efficiente.
Inoltre, con la crescente consapevolezza che le emissioni di gas serra da parte dell’uomo rappresentano un fattore importante per il riscaldamento globale, ora le imprese, i governi e la società in generale hanno un nuovo importante ordine del giorno: affrontare le questioni ambientali con l’adozione di pratiche ecocompatibili. Rendere “verdi”, cioè, tutti i prodotti ICT, le applicazioni e i ser-vizi, non rappresenta soltanto una pratica economica importante, in un momento di riduzione dei costi aziendali, ma anche un im-perativo ambientale legato alla nostra responsabilità sociale. Di conseguenza, un numero crescente di fornitori ICT e di aziende si stanno muovendo verso la “Green ICT” contribuendo alla formazione di una società e di un’economia ecologicamente sostenibili.
Nel corso dell’incontro, organizzato da R1, in collaborazione con Cisco, EMC² e VMware, sono stati presentati alcuni casi di succes-so nel settore della virtualizzazione e del cloud computing come, ad esempio, quello di Ferrovie dello Stato Italiane che è stato pre-miato recentemente con il “Cloud Innovation Award” da parte del Politecnico di Milano per aver adottato il Cloud Computing per il rinnovo di un’infrastruttura ICT complessa e per aver tutelato, quindi, un’infrastruttura informativa strategica per il sistema Paese.
Grazie a questo modello, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane non solo ha migliorato i livelli di servizio offerti ai viaggiatori e a tutti i propri stakeholder senza costi aggiuntivi, demandando all’esterno tutte le complessità legate all’infrastruttura ICT, ma ha an-che conseguito un risparmio energetico del Data Center pari ad oltre il 50% rispetto alle soluzioni tradizionali.

Alessandro Musumeci – Presidente Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione (CDTI) di Roma