[di Maria Pia Giovannini, Vice Presidente del CDTI Roma]

Avrei voluto iniziare con l’invito ad un minuto di silenzio in commemorazione di tutte le donne che sono state uccise o hanno subito violenze e maltrattamenti in questo anno che sta per concludersi… ma poi mi sono detta che proprio dal silenzio (troppo!) queste sorelle sono state letteralmente sommerse.

Vi invito, invece, a sfogliare il sito https://femminicidioitalia.info/ che riporta l’elenco delle donne uccise nel 2021 e che inizia con la storia di una bimba di 18 mesi (!) torturata ed uccisa dal compagno della madre.

L’ultimo report del Servizio Analisi della Direzione centrale della Polizia criminale, pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno. ci conferma che i dati delle violenze contro le donne sono ancora disarmanti – per usare un eufemismo – per un Paese che si ritiene evoluto e moderno.

Ad oggi sono 103 le donne uccise nel 2021 a fronte delle 100 assassinate nello stesso periodo dello scorso anno. Sono circa il 41% di tutti gli omicidi commessi nel Paese che hanno toccato quota 252, contro i 256 del 2020 (quando erano “solo” il 39%).

Il ricorso al numero verde 1522 nell’ultimo anno è cresciuto dell’80%: un servizio che rappresenta sicuramente una importante ancora di salvezza per tante donne in difficoltà e uno strumento essenziale per svolgere il proprio lavoro di ascolto e supporto per le forze di polizia e i centri di assistenza.

Certo, il problema è soprattutto antropologico, culturale, politico. Ma, per quel che conta, ha anche aspetti tecnico/organizzativi che possono contribuire a dare un supporto alle iniziative rivolte a combattere la violenza contro le donne.

Questa è una delle principali motivazioni che mi hanno spinto a costituire il “comitato donne ICT del CDTI”.

Ricordo che il nostro comitato si è costituito questo anno a valle dell’evento che abbiamo realizzato l’8 marzo u.s. “Assemblea delle donne ICT- next generation women”.

I principi e gli obiettivi di questo comitato sono quelli contenuto nel manifesto pubblicato sul sito del CDTI: un luogo di ascolto e di cooperazione “di donne per le donne” che, attraverso l’uso delle tecnologie informatiche, contribuiscono al miglioramento della posizione femminile nella Società e al riequilibrio della parità di genere.

Nel corso dell’anno, le prime iniziative, sviluppate in collaborazione con altre associazioni, sono state rivolte alla promozione dello studio delle discipline Stem, attraverso la testimonianza delle socie, rivolte alle giovani partecipanti al programma “Coding girls”, promosso dalla Fondazione mondo digitale.

Abbiamo poi aderito a “Inclusione donna” per poter dare il nostro contributo e  sostegno alle iniziative promosse da questa Associazione, che opera per influenzare le decisioni in materia di politiche di genere. In particolare il nostro interesse si rivolge alle decisioni che possono favorire le politiche occupazionali della Donne e l’aumento della Rappresentanza di genere in qualsiasi ambito decisionale, e che siano in grado – citando le parole dell’Associazione – “di sintetizzare le priorità e monitorare i risultati delle azioni positive messe in campo, per il superamento di modelli sociali ed economici ormai in crisi irreversibile”.

Abbiamo dato ascolto e supporto alle iniziative rivolte al benessere sociale come quelle promosse dall’associazione “sex and the cancer” e “II Cammino” che si occupano di temi delicati rispettivamente in materia di salute e di diritto di famiglia.

Abbiamo avviato, con l’associazione Zenzero, un progetto per l’integrazione dei profughi afgani che si propone di assegnare alcune borse di studio in materie scientifiche.

C’è molto da fare e l’impegno di ciascuna di noi può fare la differenza! La nostra ambizione è quella di poter mettere a disposizione le nostre esperienze e le competenze ICT per dare piccoli contributi al cambiamento culturale necessario per contrastare la violenza.

 

Il manifesto è consultabile al seguente link: https://us6.campaign-archive.com/?u=a6c512a26c47abddbb072e8d3&id=ed0fcffaba