L’evento “La Trasformazione Digitale del SSN” organizzato dal CDTI di Roma lo scorso 27 marzo presso la Casa dell’Aviatore ha rappresentato un momento cruciale di confronto tra i principali protagonisti dell’innovazione tecnologica della sanità italiana. Un’occasione importante per fare il punto sui progetti strategici che stanno ridisegnando il futuro dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese.

La Trasformazione Digitale del SSN: i temi dell’incontro

L’evento principale, introdotto da Maria Pia Giovannini, presidente del CDTI, coordinato e moderato da Sergio Pillon, presidente della Commissione Sanità del Club, ha visto la partecipazione di relatori autorevoli, che hanno condiviso le loro esperienze e visioni sui progetti che stanno ridefinendo il panorama sanitario nazionale.

Piattaforma Nazionale di Telemedicina: la rivoluzione dell’assistenza sanitaria a distanza

Giulio Siccardi, Direttore Generale AGENAS, ha illustrato come la Piattaforma Nazionale di Telemedicina rappresenti un pilastro fondamentale del PNRR. Con l’ambizioso obiettivo di raggiungere 300.000 pazienti entro la fine del 2025 e quasi 800.000 nel 2026, la PNT sta trasformando radicalmente il concetto di assistenza sanitaria, rendendo la casa il primo luogo di cura.

La piattaforma, strutturata con un’architettura federata composta da un’Infrastruttura Nazionale e 21 Infrastrutture Regionali, consente alle Regioni di mantenere autonomia gestionale, garantendo al contempo interoperabilità e coesione tecnologica su scala nazionale. Tra i punti di forza evidenziati, anche il coinvolgimento delle farmacie come punti di accesso privilegiati, contribuendo a migliorare la medicina territoriale e a rendere i servizi più vicini ai cittadini.

Siccardi ha sottolineato come siano stati superati importanti ostacoli relativi alla privacy e alla sicurezza dei dati, con l’approvazione da parte del Garante per la Privacy dello schema di decreto relativo al trattamento dei dati nell’ambito della piattaforma.

FSE 2.0: il fascicolo sanitario elettronico come strumento di medicina personalizzata

Mauro Moruzzi, Presidente della Scuola Welfare A. Ardigò ed Esperto del Dipartimento della Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha evidenziato il ruolo del FSE 2.0 come uno dei progetti più importanti del PNRR, destinato a trasformare la sanità italiana.

Il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta un cambio di paradigma tecnologico e culturale, passando da una gestione burocratica a un modello basato sulla comunicazione e personalizzazione delle cure. Non si tratta di una semplice cartella clinica, ma di un database di proprietà dell’utente, alimentato da dati strutturati e documenti sanitari in formato avanzato (CDA2 e FHIR), con l’obiettivo di supportare la medicina predittiva e personalizzata.

Moruzzi ha sottolineato l’importanza dell’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare grandi volumi di dati clinici, individuare pattern nascosti e migliorare la medicina predittiva, permettendo diagnosi precoci e trattamenti mirati. Il FSE 2.0 viene inoltre descritto come parte integrante dell’ecosistema dei dati sanitari (EDS) , con l’obiettivo di garantire accesso universale ai dati sanitari entro il 2030, in linea con lo Spazio Sanitario Europeo (EHDS).

Riforma della disabilità e piattaforma SISDA: l’inclusività digitale al servizio dei cittadini

Un focus importante è stato dedicato alla digitalizzazione dei servizi relativi alla disabilità, presentata da Filippo Bonanni, Direttore Centrale Salute prestazioni disabilità INPS, e Giovanna Del Mondo, Dirigente INPS.

Il Decreto Legislativo n. 62 del 3 maggio 2024 introduce un nuovo paradigma in materia di disabilità, superando il concetto tradizionale di perdita di capacità lavorativa e allineandosi alla Convenzione ONU. L’INPS diventa titolare unico del riconoscimento della disabilità, unificando e semplificando il processo.

La piattaforma SISDA (Sistema Informativo Salute, Disabilità e Anziani) emerge in questo contesto come punto unico di accesso per informazioni e servizi, offrendo un’interfaccia personalizzata per cittadini, medici e personale sanitario. Tra le funzionalità avanzate: notifiche personalizzate, elenco dei benefici in erogazione, servizi proattivi basati sulla situazione dell’utente e un Assistente Virtuale Avanzato (SISDAI) per offrire supporto personalizzato.

Un progetto particolarmente innovativo riguarda la digitalizzazione della Carta Europea della Disabilità, che prevede tre fasi: digitalizzazione della carta fisica, utilizzo online per accedere a servizi e benefici, introduzione di una carta nativa digitale.

Servizi accessibili alle categorie più fragili

Paolo Guidelli, Direttore Centrale Organizzazione Digitale INAIL, ha presentato le iniziative dell’istituto per migliorare l’accessibilità dei servizi alle categorie più fragili. Tra queste, la piattaforma per l’accessibilità dei video INAIL, e la piattaforma di mediazione linguistica, entrambe basate su Intelligenza Artificiale per supportare le sedi nell’interazione con utenti stranieri nella loro lingua.

L’obiettivo di queste iniziative è garantire un accesso inclusivo ai servizi, migliorare l’esperienza utente e ottimizzare i processi interni, rendendo il patrimonio di conoscenza dell’INAIL più accessibile a tutti.

La cooperazione pubblico-privato per l’innovazione sanitaria

Anna Florenzano, Direttore Responsabile PAC Almaviva, ha illustrato il ruolo cruciale della cooperazione tra pubblico e privato nella digitalizzazione dei servizi sanitari e welfare. Almaviva ha partecipato a diversi progetti strategici, tra cui la nuova Banca del Farmaco, la Piattaforma Nazionale di Telemedicina, il Portale Nazionale per la Diffusione della Telemedicina, il portale per i servizi sanitari della Regione Campania, e sistemi avanzati come il nuovo sistema di gestione dell’invalidità civile e la teleriabilitazione basata su tecnologie AR/VR.

Florenzano ha sottolineato come la digitalizzazione del welfare apporti profonde trasformazioni nella gestione dei rapporti con i cittadini, offrendo vantaggi percepibili in termini di accessibilità, inclusione, efficienza e risparmio. Ha inoltre evidenziato l’importanza della fase finale della digitalizzazione, “l’ultimo miglio”, per massimizzare l’impatto degli investimenti e il successo delle iniziative, sottolineando la necessità di continuare la cooperazione tra istituzioni pubbliche e aziende private, anche nell’evoluzione delle competenze digitali tra operatori sanitari e personale tecnico.

30 anni di storia, una grande missione

La giornata è stata anticipata da una partecipata assemblea dei soci del CDTI, durante la quale la Presidente Maria Pia Giovannini ha illustrato lo stato dell’arte del Club e i punti programmatici nella presentazione intitolata “30 anni di storia, una grande missione”. Un momento significativo che ha ripercorso il cammino dell’associazione, evidenziando i traguardi raggiunti e delineando le sfide future nel panorama dell’innovazione digitale italiana.

Durante l’assemblea sono state inoltre presentate le nuove commissioni tecniche e di relazioni del CDTI:

Commissioni tecniche:

  • Commissione Sanità e Welfare: Sergio Pillon
  • Commissione Futura Startup: Giordani
  • Commissione Monitoraggio Digitalizzazione: Massella
    • Quantum Computing: Ruggeri
    • AI: Santoro
    • CyberSecurity: Castellani

Commissioni relazioni:

  • Giovani: Davoli
  • Donne: Arcese
  • Relazioni esterne: Duretto

Un’importante occasione di condivisione

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e condivisione tra i principali attori della trasformazione digitale del Sistema Sanitario Nazionale. Le iniziative presentate disegnano un futuro della sanità italiana più efficiente, accessibile e personalizzato, in cui la tecnologia diventa strumento di inclusione e miglioramento della qualità di vita dei cittadini.Le foto complete dell’appuntamento, al link: https://drive.google.com/drive/folders/1kVQgCple-Ql-6mDpRoHz5dnYotGalWkt?usp=sharing