Si è aperta con un tema di grande attualità la nuova stagione de L’angolo del libro, lo spazio di approfondimento culturale del CDTI di Roma. Protagonista del primo appuntamento dell’anno è stato Mauro Munzi, socio del Club e responsabile della comunicazione, che ha presentato il suo saggio La dittatura dell’intelligenza artificiale – Note per una critica dell’Economia Digitale, un’analisi densa e puntuale sulle nuove forme di dominio nell’era del capitalismo digitale.

Ad aprire l’incontro è stata la presidente Maria Pia Giovannini, che ha presentato il volume come riflessione filosofica che mette in risalto il conflitto tra uomo e macchina e i cambiamenti che ne derivano dal punto di vista sociale, economico e relazionale. A intervistare l’autore, il vicepresidente del CDTI e Capo della segreteria tecnica del Dipartimento per la trasformazione digitale, Alessandro Musumeci, che ha evidenziato quanto la rivoluzione digitale in corso, ben analizzata dal volume di Munzi, implichi radicali trasformazioni a livello internazionale e per un futuro che ormai risulta sempre più prossimo.

Munzi, con il suo saggio, propone in effetti una lettura critica, in chiave marxista, delle dinamiche economiche e culturali che governano l’era dell’intelligenza artificiale. Il libro si muove tra riflessione filosofica, analisi economica e denuncia sociale, con una tesi di fondo estremamente lucida: la tecnologia, e in particolare l’IA, ha amplificato il potere delle grandi piattaforme e ha contribuito a ridefinire i rapporti di produzione, nonché le forme di alienazione del lavoro.

Una delle riflessioni centrali dell’autore riguarda la possibilità di contrastare questa egemonia culturale e produttiva: 

«Bisogna studiare a fondo le contraddizioni che abitano il nostro tessuto sociale – ha affermato Munzi durante la presentazione – L’alienazione oggi è profondamente radicata nell’individuo, ma proprio per questo serve riconquistare spazi di pensiero critico: abbiamo bisogno di usare gli stessi strumenti della rete e dell’IA per rimettere in circolo cultura, per recuperare l’egemonia culturale».

Numerosi i temi affrontati nel corso del confronto con i presenti: la manipolazione dell’informazione tramite le piattaforme digitali, i rischi per la democrazia, la scomparsa del welfare, la trasformazione del lavoro e il bisogno di nuove categorie teoriche per leggere l’oggi. Un dibattito vivace, che ha coinvolto il pubblico e confermato la necessità di uno spazio permanente di riflessione su questi temi.

In tal senso, l’incontro ha rappresentato non solo una presentazione, ma un punto di partenza. Come ricordato dalla stessa presidente Giovannini, il CDTI si è già impegnato a rendere più continuativo e strutturato il dibattito sull’intelligenza artificiale, grazie al lavoro di una Commissione ad hoc, di cui ha invitato a seguire gli sviluppi nel corso dell’anno.